Grazie, Signore grazie !




Mi chiamo Osea, figlio di Beeri, e sono un profeta di Geova al tempo del Re Uzzia, figlio di Amazia.
Sì, perché è importante sapere di chi sei figlio. Non a caso sui documenti ufficiali, oltre al proprio nome si mette anche “figlio di”. Purtroppo nel caso di bambini abbandonati nella ruota della fortuna di qualche monastero, sul documento che viene stilato, oltre al nome assegnato al bambino, viene scritto “figlio di madre ignota” o “m. ignota” nel senso che sicuramente quel bambino può essere il frutto della colpa di qualche prostituta, da qui il “figlio di m. ignota” o “figlio di mignotta” oggi largamente usato.



Vi chiederete perché vi sto raccontando queste cose. Ebbene, il fatto è che proprio al tempo del Re Uzzia, figlio di Amazia, la parola di Geova mi fu rivolta dicendomi “Va, prenditi una moglie di fornicazione e figli di fornicazione, perché mediante la fornicazione il paese si distoglie positivamente dal seguire Geova”.
Ora io capisco bene che un profeta di Geova deve essere sempre pronto a proclamare un messaggio che a volte può essere impopolare, ma mi chiedo in che modo, sposando io una donna di facili costumi, questo possa aiutare il popolo a capire il loro errore.
Comunque ubbidientemente vado a rovinarmi la vita sposando una certa Gomer figlia di Diblaim, che puntualmente mi sforna il primo figlio che chiamo Izreel. Fortunatamente mi assomiglia quindi posso essere quasi sicuro che sia davvero figlio mio.
Disgraziatamente (dal mio personale punto di vista) mia moglie rimane di nuovo “miracolosamente” incinta, nasce una bimba e stavolta Dio stesso mi dice di metterle nome Lo-Ruama indicandomi che “non avrebbe più mostrato misericordia”. Ma su questo punto non è che io abbia capito bene perché dopo un po’ la donna rimane incinta un’altra volta e stavolta partorisce un maschio e qui di nuovo Dio mi dice di mettergli nome Lo-Ammi  (ma questo Lo che precede il nome... non sarà per caso il padre naturale di questi figli di...??? Forse Dio sa qualcosa che io ignoro? Mah)“..perché, dice Geova, non sarete più mio popolo”. Grazie Signore, grazie.
Allora... non è per fare lo schizzinoso, ma il fatto è che... ogni volta che mia moglie esce di casa sento i vicini mormorare “mignotta, mignotta...” e quando esco con lei non posso fare a meno di vedere i sorrisini compiaciuti di coloro che guardandomi la fronte continuano a darsi colpetti di gomito in modo compiaciuto. Ma siccome queste cose non sfuggono neanche a mia moglie, lei decide di punto in bianco di mollarmi a casa e scappare via col suo amante. Dopotutto mica glielo ha ordinato il dottore di rimanermi accanto, mentre a me lo ha ordinato addirittura Dio. Vabbè...
Fatto sta che dopo aver speso la sua giovinezza e la sua virtù in giro per il mondo, la mia dolce sposa rimane povera in canna tanto che viene fatta schiava e rivenduta come tale... indovinate a chi?!?  Ma proprio a me, con conseguente effetti esilaranti da parte dei soliti vicini di casa che continuano a darmi titoli molto poco nobiliari. Ma io oltre che sadico verso me stesso sono anche masochista imponendo alla “mia” (e ormai di molti altri) donna un periodo di astinenza sessuale in concomitanza con la mia stessa astinenza di detta natura.
Fortunatamente in questo periodo l’occhio benevolo di Dio fa in modo di non miracolarla ulteriormente con un’altra gravidanza fuori luogo.
“Beh”, direte voi, “però è stata una bella prova di fede e sicuramente una situazione familiare così devastante avrà sortito l’effetto voluto, che era quello di far capire alla nazione di Israele come si stava comportando nei confronti di Dio. E questo esempio avrà avuto l’effetto che la nazione di Israele si è volta dalla sua cattiva condotta ritornando al vero Dio ed essere perdonata come tu hai fatto con Gomer figlia di Diblaim”.
Ma quando mai!!! A parte che alla nazione di Israele non importava un fico secco della mia situazione familiare e del dramma che questa rappresentava (il dramma era tutto mio che dovevo sopportare una situazione ormai fuori controllo) ma Israele, come al solito, ha fatto orecchio da mercante con la conseguenza che dopo qualche decina d’anni gli Assiri li hanno sottomessi portandoli in esilio in terre lontane.
Allora mi chiedo... Ma era davvero così importante rovinarmi la vita per simboleggiare un dramma di cui non importava niente a nessuno? Meritavo davvero di sopportare per tutta la vita l’umiliazione (leggi “corna”) da una donna che aveva la vocazione per il riarmo morale delle truppe di giovanotti del circondario? E se i “figli” che avevo avuto da questa donna dovevo crescerli avendone cura come se fossero miei, non era il caso che perlomeno Geova facesse altrettanto con i figli di Israele anche se non li considerava più suo popolo? Ma soprattutto... in tutta questa storia... io... cosa ci ho guadagnato (oltre a una fama poco piacevole nel vicinato)? Il beneficio di essere ricordato dai posteri come profeta leale e sottomesso? Boh!!!
Che dire? Grazie Signore, Grazie... ma la prossima volta... vai a beneficiare qualcun altro, per favore...
La WTS spiega questo riguardo alla missione di Osea:
Come ci sentiremmo noi se, giunti in età di sposarci, nostro padre ci combinasse il matrimonio e ci dicesse di sposare una donna che ci informano diverrà infedele, adultera, e che infine ci lascerà per un altro? Non sarebbe piuttosto spiacevole? Ma qualcosa del genere accadde davvero a Osea. Non è una storia immaginaria, inventata, non è un mito!
 Possiamo immaginare come si sentì Osea quando avvenne ciò che narra successivamente? “Ci fu un inizio della parola di Geova mediante Osea, e Geova diceva a Osea: ‘Va, prenditi una moglie di fornicazione e fanciulli di fornicazione, perché mediante fornicazione il paese si volge positivamente dal seguire Geova’”.
Benché a quel tempo le sue prospettive matrimoniali fossero cattive, Osea ubbidì al comando divino. Fu così che iniziò la sua carriera di profeta di Geova. ..

Le profezie di Osea danno risalto alla compassione e alla misericordia del Dio che adoriamo. Anche se alcuni lasciano le sue giuste vie, possono pentirsi e cambiare condotta. Se lo fanno, Geova li accoglie. Egli mostrò misericordia ai componenti pentiti della nazione di Israele, con la quale aveva contratto un matrimonio simbolico. Benché avessero disubbidito a Geova e avessero ‘addolorato il Santo d’Israele, egli fu misericordioso e si ricordò che erano carne’. (Salmo 78:38-41) Tale misericordia dovrebbe spingerci a continuare a camminare con il nostro compassionevole Dio Geova.









Marzia Duemilaundici

6 commenti:

  1. Hahahahahah... L'hai postato davvero???
    Grazie, Signore, Grazie...

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    1. Fantastico! Grazie, un altro esempio di ingiustizia divina, oppure chi lo sa che il profeta Osea invece di fare la vita monastica e piena di privazioni, tipo nutrirsi di locuste, non sia stato contento di ricevere in moglie una un po' tutta casa e marciapiede? Credo piuttosto che sia una delle tante allegorie ebraiche altro che come dice la WTS - Non è una storia immaginaria, inventata, non è un mito!-

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  2. Complimenti Marzia, nel reparto scrittori saresti stata "la perla per eccellenza" scrivi benissimo, ma il tuo talento sarebbe stato fuori luogo il quel postaccio, perché a te
    piace dire la VERITÀ. ....un abbraccio

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  3. Trovatoooo, grazie

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  4. Aveva pure il nome da sfigato

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